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I Migliori Libri per Imparare a Disegnare e Dipingere

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I Migliori Libri per Imparare a Disegnare e Dipingere

In quest’articolo voglio presentarti quelli che sono, a mio avviso, i migliori libri per imparare a disegnare e dipingere.

Quando nel 2005 ho ripreso a dipingere dopo tanti anni la mia prima fonte di ispirazione era Internet. La grande rete è una fonte inesauribile di informazioni, tuttavia essa ha alcuni lati negativi:

  • le informazioni sono spesso frammentarie;
  • le informazioni su un dato argomento, pur essendo abbondanti, spesso contrastano tra loro.

Con il tempo ho imparato a conoscere alcuni artisti che mi hanno aiutato molto con i loro consigli. Alcuni di essi hanno scritto dei libri che pian piano ho acquistato e letto con molto piacere.

La lettura di un buon Libro è per me più rilassante e piacevole della consultazione di un sito web. Inoltre, acquistando un libro da un bravo autore hai la certezza che un argomento verrà trattato dall’inizio alla fine con una qualità e accuratezza superiore a qualsiasi sito web.

Avendo letto decine di Libri sul tema del disegno e della pittura ho deciso di raccogliere i migliori in quest’articolo sapendo di farti un servizio utile. Potrai conoscere così libri di cui forse non hai mai sentito parlare e una mia personale opinione su ciascuno di esso. Posso garantirti che la lettura di un buon Libro è un ottimo modo per imparare a disegnare e dipingere.

Prima di lasciarti alla recensione dei libri voglio informarti che quest’articolo verrà aggiornato periodicamente con la recensione di nuovi Libri. L’articolo sarà accessibile dal menù principale, quindi ti consiglio di visitarlo di tanto in tanto per vedere le ultime novità.

 

Libri sul Paesaggio

Dipingere cieli e mari a Olio

Dipingere cieli e mari a Olio

Questo libro è la traduzione italiana del libro Roy Lang’s Sea & Sky in Oils di Roy Lang che ti insegnerà a catturare la potenza, la maestosità e la magia del mare. Con esso imparerai a dipingere paesaggi marini con i colori ad olio, perché è probabilmente il miglior libro su questo tema in lingua italiana. Nel libro l’autore affronta numerosi argomenti come i materiali necessari per dipingere ad olio (colori, tavolozze, tele, diluenti, ecc.), la teoria dei colori e la tavolozza da utilizzare nei due progetti presenti alla fine del libro. L’autore spiega come dipingere i diversi elementi del paesaggio marino come: cieli, rocce, spiagge ecc; e i concetti base di composizione che lui tipicamente applica nelle sue opere. Ci sono poi 3 capitoli che riguardano specificatamente il mare, il cielo e la luce. Nel capitolo inerente al mare l’autore si sofferma sui tipi di onde, gli spruzzi, le spiagge e altri argomenti similari. In quello inerente al cielo l’autore mostra i tipi di cielo utilizzabili nel paesaggio marino. Infine, nel capitolo sulla luce, l’autore parla sia di luce solare che lunare e tanti altri argomenti correlati. Nella parte finale del libro ci sono due progetti passo passo di paesaggio marino molto dettagliati e ricchi di foto.

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Prezzo: 13,50 € Offerta su Amazon a 11,48 € Amazon

 

Dipingere cieli

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Questo libro è la traduzione italiana del libro Painting Skies di Geoff Kersey che spiega come dipingere i cieli con l’acquarello. Dopo una breve introduzione il libro comincia, come di consueto, parlando dei materiali da utilizzare quando si dipinge ad acquarello. Il secondo capitolo, molto breve, mostra alcuni schizzi dell’autore. Nel terzo capitolo l’autore spiega come utilizzare le fotografie per dipingere un paesaggio. Il quarto capitolo analizza i diversi colori che verranno utilizzati nei progetti presentati nel libro. Il quinto capitolo comincia ad entrare nel merito della tecnica dell’acquarello mostrando come utilizzarla per realizzare diversi tipi di cielo. I successivi sei capitoli illustrano ciascuno un progetto passo passo in cui viene realizzato un paesaggio dall’inizio alla fine con particolare attenzione al cielo. I progetti sono molto dettagliati e ricchi di fotografie e i paesaggi sono molto belli. Questo è un libro che consiglio molto a chi ama dipingere i paesaggi con la tecnica dell’acquarello. Anche se dal titolo si capisce che è il cielo il protagonista di questo libro, nei sei progetti imparerete a dipingere molti altri elementi del paesaggio.

Prezzo: 14,00 € Offerta su Amazon a 11,90 € Amazon

Consigli fondamentali per pittura ad acquarello

Consigli fondamentali per pittura ad acquarello

Questo libro è la traduzione in italiano del libro Terry’s Top Tips for watercolour artists di Terry Harrison che ho acquistato durante una delle mie frequenti visite in una libreria di Roma. Girovagando tra gli scaffali l’ho visto e ho cominciato a sfogliarlo, ho capito subito che era un libro adatto a me. Contiene molte utili informazioni sulla pittura ad acquarello e contiene numerose illustrazioni e progetti. Come molti libri di pittura, questo libro fa una rapida carrellata sui materiali per pittura ad acquarello: fogli, pennelli, colori, ecc. Una particolarità di questa sezione è l’uso di carte di credito per ottenere texture di grande impatto. Ci sono due o tre pagine dedicate ai colori, per passare poi a tecniche come: velature, bagnato su bagnato e bagnato su asciutto.

Una sezione che ho trovato molto interessante e che non ho mai visto su altri libri del settore è quella relativa ai problemi dell’acquarello. L’autore mostra esempi di errori tipici dei principianti e spiega come porvi rimedio. C’è poi una sezione di 4 pagine relative alla tecnica della mascheratura e un paio di pagine alla tecnica dell’alleggerimento delle tinte.

Nelle restanti 50 pagine l’autore spiega come dipingere i vari elementi del paesaggio: cielo (4 pagine), prospettiva aerea (2 pagine), campi (2 pagine), alberi (4 pagine), erba (2 pagine), fiori e vasi (6 pagine), montagne (2 pagine), acqua e riflessi (8 pagine), spiagge (2 pagine), rocce e scogliere (2 pagine), barche (2 pagine), portoni (2 pagine), cavalca siepi, cancelli e steccati (2 pagine), paesaggi invernali (4 pagine) e altro.

Il libro è ben impostato, chiaro e ricco di fotografie, ideale per l’amante dei paesaggi e della pittura ad acquarello.

Prezzo: 14,00 € Offerta su Amazon a 11,90 € Amazon

Painting the sea in oils using special effects

Painting the Sea in Oils Using Special Effects

Se amate dipingere il mare questo è il libro che dovete assolutamente acquistare. L’autore è originario della costa pacifica statunitense per cui i suoi non sono i classici paesaggi marini mediterranei, con il mare calmo e i paesini arroccati sulle montagne. L’autore dipinge il mare dell’oceano con tutta la sua forza e inquietudine. Con questo libro imparerete a dipingere paesaggi marini di grande effetto, con onde, schiuma, sabbia bagnata, rocce e molto altro ancora. Le descrizioni sono molto dettagliate e semplici. In alcuni punti il libro è un po’ nozionistico ma quelle nozioni, unite ai progetti presenti alla fine del libro sono tutto ciò che vi occorre per dipingere non solo paesaggi marini, bensì qualsiasi paesaggio. In questo libro ci sono lezioni molto importanti tra cui spiccano quelle sulla prospettiva aerea e sugli schemi di colore.

Painting the sea in olis using special effects - Section 1

Prima Sezione

Il libro offre un’introduzione ai materiali necessari per dipingere all’aperto e in uno studio. John E. Robinson dimostra come uno schizzo veloce eseguito all’aperto può diventare in pochi e semplici passi un vero e proprio dipinto.

Painting the sea in olis using special effects - Section 2

Seconda Sezione
In questa sezione apprenderai gli ingredienti essenziali per dipingere un paesaggio marino di successo: l’anatomia di un’onda marina, come dipingere l’acqua traslucente, la luce solare, le ombre e l’atmosfera che influenza tutte le componenti del paesaggio. Ci sono lezioni sulla scelta dei colori e come usare la composizione di linee, toni e colori per creare emozione, movimento e armonia.

Painting the sea in olis using special effects - Section 3

Terza Sezione
Questa sezione è costituita da dimostrazioni passo passo in cui si mettono in pratica i concetti imparati nelle prime due sezioni per dipingere un dipinto completo. Ciascun dipinto sarà diverso dagli altri. Questa è la sezione che ti insegnerà a mettere i tuoi sentimenti nei tuoi lavori, creando dipinto che saranno un’espressione unica di te stesso.

Painting the sea in olis using special effects - Section-4

Quarta Sezione
Questa sezione presenta una galleria dei dipinti di John E. Robinson che mostrano altre possibili variazioni di onde, composizioni, colori, luoghi e sentimenti.

Un’ultima nota finale riguarda il prezzo. Sono rimasto sorpreso che il prezzo minimo per questo libro su Amazon fosse di 102,72 Euro quando sulla copertina del mio libro c’è scritto 27.95$ circa. Sul sito dell’autore, infatti, il libro viene venduto a quest’ultimo prezzo. Un mio consiglio è di acquistare questo libro a non oltre il prezzo di 27$, ossia il prezzo riportato sul sito dell’autore.

Prezzo: 115,76 € Su Amazon a 102,72 € Amazon

Prezzo: 32,95 $ Offerta su www.ejohnrobinson.com a 27,95 $

 

Jerry Yarnell’ s Landscape Painting Secrets

Jerry Yarnell’s Landscape Painting Secrets

Se ami dipingere paesaggi e adori i colori acrilici questo libro deve assolutamente far parte della tua biblioteca. Il principio adottato in questo libro è quello di incoraggiare il lettore a concentrarsi su singole problematiche del paesaggio come: rocce, alberi, terreni, muri, viottoli, cielo, montagne, cascate, fiumi, ecc; e imparare così velocemente a realizzare questi singoli elementi che, in un secondo momento, possono essere riuniti in un quadro completo. Con questo metodo imparerai molto più velocemente perché sarai più disinvolto, non avrai il timore che un errore possa compromettere l’intero lavoro. In questo libro l’autore, in ogni progetto, mostra come dipingere i singoli elementi del paesaggio con descrizioni molto dettagliate e ricche di figure. E’ un libro che consiglio a tutti, principianti e professionisti. Se ti piace lo stile di quest’artista allora questo è il primo libro, della sua lunga collezione, che dovrai acquistare.

Jerry Yarnell andscape painting secrets - Immagine

Prezzo: 22,23 € Offerta su Amazon a 16,95 € Amazon

 

Paint Along with Jerry Yarnell Volume I – Painting Basics

Paint Along with Jerry Yarnell Volume I - Painting Basics

Dopo lo studio dei singoli elementi del paesaggio con il libro Jerry Yarnell’ s Landscapes Painting Secrets, il prossimo passo è l’acquisto di Paint Along with Jerry Yarnell – Painting Basics. Questo libro è il primo volume della lunga serie di libri Paint Along with Jerry Yarnell. Il libro, dopo una breve introduzione sui materiali e la teoria dei colori, presenta una serie di 10 progetti passo passo molto dettagliati che ti condurranno alla realizzazione di bellissimi paesaggi. Imparerai a mettere insieme i singoli elementi del paesaggio (cieli, nuvole, alberi, rocce, terreni, strade, erba ecc.) in un unico e bellissimo dipinto. Anche se questo libro è il primo della serie non bisogna farsi ingannare dal titolo, i paesaggi illustrati non sono basilari, bensì molto belli e ricchi di elementi. Tutti i progetti hanno almeno 20 immagini e le descrizioni sono molto dettagliate e minuziose.

Prezzo: 20,70 € Offerta su Amazon a 14,71 € Amazon

 

Paint Along with Jerry Yarnell Volume 2 – Painting Inspirations

Paint Along with Jerry Yarnell Volume 2 - Painting Inspirations

Questo libro estende le lezioni apprese nei libri Jerry Yarnell’ s Landscapes Painting Secrets e Paint Along with Jerry Yarnell – Painting Basics. Acquisiti i concetti basilari e la pratica per dipingere da soli un bel paesaggio il prossimo passo è quello di dare ai propri dipinti atmosfere e luci capaci di emozionare l’osservatore, questo è l’obiettivo di questo libro. L’ impostazione è simile a Painting Basics, nella parte iniziale l’autore fornisce una descrizione dei materiali e della teoria dei colori, poi ci sono 10 progetti eseguiti passo passo, ciascuno occupa circa 8 pagine del libro e contiene oltre 20 figure con descrizioni molto dettagliate e minuziose. I paesaggi realizzati per questo libro sono ancora più belli e richiedono una maggiore abilità di esecuzione. Per questa ragione consiglio l’acquisto solo ad artisti esperti o a chi ha già acquistato i precedenti due volumi.

Prezzo: 20,70 € Offerta su Amazon a 14,87 € Amazon

 

Paint Along with Jerry Yarnell Volume 3 – Painting Magic

Paint Along with Jerry Yarnell Volume 3 - Painting Magic

Questo libro è la continuazione dei libri di Jerry Yarnell descritti sopra. Esso segue la stessa linea editoriale di Painting Basics e Inspirations. La parte iniziale è del tutto uguale a quella dei primi due libri, poi ci sono 10 progetti eseguiti passo dopo passo di circa 8 pagine ciascuno con oltre 20 foto e descrizioni molto dettagliate e minuziose. Il livello di difficoltà è abbastanza alto per cui consiglio l’acquisto solo ad artisti esperti o a chi ha già acquistato i primi due. I paesaggi riportati in esso sono molto belli, volendo sintetizzarli in un’unica parola si possono definire “magici”.

Prezzo: 19,77 € Offerta su Amazon a 13,84 € Amazon

Libri sul Ritratto e la Figura Umana

Come Disegnare la Testa

Come Disegnare la Testa

Come Disegnare la Testa è il libro per chi desidera imparare a disegnare il ritratto in maniera professionale. Esso affronta in maniera completa, dettagliata e ricca di disegni tutti gli aspetti relativi al ritratto: proporzioni del viso, disegno degli occhi, orecchie, bocca e naso nelle varie angolazioni, fino ad arrivare ad aspetti più complessi come le espressioni, le rughe e lo studio della rotazioni della testa in varie angolazioni. Il libro comincia con l’analisi della massa cranica e facciale, lo studio dello scheletro e dei muscoli del viso. Vengono poi analizzate le proporzioni delle varie componenti del viso e lo studio di occhi, naso, orecchie e bocca. L’autore analizza poi aspetti più complessi come il disegno del volto in diverse angolazioni, un capitolo molto interessante in cui viene spiegata la logica necessaria per disegnare con sicurezza e abilità il volto in varie angolazioni. Nella parte finale del libro l’autore illustra una serie di ritratti con cui lo studente può esercitarsi per mettere in pratica gli insegnamenti dei capitoli precedenti. Consiglio caldamente l’acquisto di questo libro, sono soldi ben spesi per un libro ricco di informazioni.

Prezzo: 14,00 € Offerta su Amazon a 12,67 € Amazon

Come Disegnare la Figura Vestita

Come Disegnare la Figura Vestita

Lo studio della figura vestita è una delle problematiche più complesse nel mondo del disegno e della pittura. Il sistema delle pieghe e del drappeggio era considerato, nel Rinascimento, una scienza a se. In questo libro l’autore affronta tutte le problematiche relative a questo tema. Il libro comincia con un’analisi delle forze che generano le pieghe. Successivamente egli spiega cosa sono e quali sono i punti di ancoraggio. Seguono una serie di capitoli dedicati ai vari tipi di pieghe. Per ogni sistema di pieghe viene dettagliatamente spiegato le forze che le generano e le forme che assumono, il tutto corredato da un grande numero di illustrazioni. Consiglio la lettura di questo libro a tutti, uno strumento indispensabile per acquisire maggiore consapevolezza nel disegno della figura umana. Dopo aver letto questo libro ho cominciato a guardare le figure vestite con un occhio totalmente diverso.

Prezzo: 14,00 € Offerta su Amazon a 12,67 € Amazon

Portraits from Life in 29 Steps

Portrait from life in 29 steps

Questo è un libro di John Howard Sanden probabilmente uno dei migliori ritrattisti degli Stati Uniti e pittore ufficiale del ritratto di George W. Bush alla Casa Bianca. Sanden è anche l’inventore del sistema dei colori Promix, ossia un set di 10 colori di base per dipingere il ritratto. Se ami la pittura ad olio e il ritratto non puoi non acquistare questo libro. Credo che nessun autore abbia mai spiegato il tema del ritratto in maniera così logica e semplice. Il metodo di Sanden è rigorosamente Alla Prima e con esso è possibile dipingere un ritratto in poche ore. Dopo una breve introduzione il libro inizia con la consueta presentazione dei materiali adoperati dall’autore. La tecnica di Sanden prevede un disegno a pennello molto accurato e la prima parte del libro spiega come eseguirlo. C’è poi un capitolo dedicato al chiaroscuro e ai piani facciali, strumento essenziale per dare volume e solidità ai ritratti. C’è poi il fiore all’occhiello del metodo Sanden, ossia il sistema Promix. In pratica, Sanden utilizza, oltre ai consueti colori, un set di 10 colori specifici per il ritratto. Questi colori sono disponibili in commercio ma Sanden spiega anche come mescolarli da se. Per ciascun colore spiega come va schiarito o scurito, raffreddato o riscaldato, intensificato o desaturato, questa parte è fondamentale per capire il suo metodo per mescolare i colori. Ci sono poi 18 pagine dedicate ai 9 Principi per dipingere un buon ritratto, ciascuno occupa 2 pagine. Ci sono poi 2 progetti di ritratto eseguiti passo passo: un uomo di pelle caucasica e una donna di pelle nera. Ciascun progetto occupa oltre 30 pagine con circa 40 foto e spiegazioni molto dettagliate e minuziose.

Prezzo: ➤ su Amazon a 18,49 € Amazon

How to Paint like the Old Masters

How to Paint like the Old Masters

Il sogno di qualsiasi artista è quello di riuscire ad emulare la tecnica e la bravura dei grandi maestri del Rinascimento e della scuola fiamminga. In questo testo l’autore ci aiuterà a realizzare questo sogno. In esso egli analizza artisti come Caravaggio, Rembrandt, Veronese, Tiziano, Durer, Vermeer, Hals e Rubens. Per ciascun artista viene presentato un piccolo progetto in cui viene illustrata la tecnica. La descrizione è molto dettagliata e ricca di figure. Viene spiegato come creare i medium da se, i colori da usare e le mescolanze in ciascuna fase. I lavori sono eccellenti e si vede che l’autore ha una decennale esperienza nel settore. Questo è il libro che dovete comprare se volete imparare la tecnica dei grandi maestri. L’autore chiarisce fin dall’inizio che le tecniche da lui adottate sono molto vicine a quelle degli antichi maestri ma che nessuno può sapere con esattezza le loro ricette. Quello che ho trovato più astruso in questo libro è la descrizione dei medium. L’autore crea da se i medium che sono diversi a seconda dell’artista esaminato. Egli riporta una serie di ricette non sempre facili da realizzare. Questo piccolo neo, però, non offusca la grandezza di questo testo che, nel suo complesso, è di grande qualità.

Prezzo: 19,00 € Offerta su Amazon a 16,36 € Amazon

Come Disegnare i Ritratti

Come Disegnare i Ritratti

Questo libro è la traduzione in italiano del libro Drawing Portraits di Douglas R. Graves. Il libro è diviso in due parti, nella prima parte viene effettuata un’analisi dei materiali, della struttura della testa e della mano. C’è un capitolo dedicato all’illuminazione del volto e alla composizione del ritratto. La seconda parte si concentra su dimostrazioni pratiche per disegnare gli occhi, il naso, la bocca, l’orecchio, i capelli, il drappeggio e la mano. Nella parte finale, infine, ci sono una serie di progetti di ritratti. Questi progetti, però, hanno poche foto (solo quattro foto per progetto) anche se la descrizione è abbastanza ricca. In generale, credo che questo sia un ottimo libro per imparare a disegnare il ritratto. Tutto ciò che è inerente al ritratto viene trattato in maniera rigorosa e dettagliata. E’ un ottimo libro per ampliare le tue conoscenze sul ritratto usando un approccio meno scientifico e più libero da regole.

Prezzo: 14,90 € Offerta su Amazon a 12,67 € Amazon

Libri sulla Natura Morta

Fiori ad acquarello

Fiori ad Acquarello

Questo è un libro di Billy Showell tradotto in italiano che spiega come dipingere i fiori con l’acquarello. Dopo una breve introduzione, il primo capitolo è riservato ad un’analisi dei materiali che verranno utilizzati nei progetti esposti nel libro. Il secondo capitolo spiega, con numerose illustrazioni, i concetti necessari per disegnare i diversi tipi di fiori. Il terzo capitolo è riservato alla teoria dei colori. Questo capitolo è molto diverso rispetto ai classici capitoli di teoria dei colori presenti in tutti i libri artistici e credo che il lettore lo troverà molto interessante. Il quarto capitolo spiega le tecniche da conoscere per dipingere i fiori con l’acquarello. Anche qui la teoria è spiegata con molti esempi pratici. Il quinto capitolo è dedicato alle luci e alle ombre. Il sesto spiega come dipingere i fiori bianchi. Il settimo spiega come dipingere i fiori in dettaglio. L’ottavo e il nono capitolo sono interamente dedicati a come si dipingono le foglie e gli steli. Il decimo capitolo parla di composizione e, infine, l’ultimo capitolo illustra 4 progetti molto dettagliati di fiori realizzati passo passo. I progetti sono ricchi di foto e informazioni. Non ho acquistato tanti libri sui fiori ma ricordo che comprai questo libro per l’incredibile realismo dei fiori dipinti. Non sembrano fiori dipinti ad acquarello, bensì delle vere e proprie fotografie. Consiglio questo libro a tutti gli appassionati di pittura e principalmente a quelli che amano la natura morta e l’acquarello.

Prezzo: 19,50 € Offerta su Amazon a 16,58 € Amazon

 

Libri sui Colori

Color Mixing The Van Wyk Way: a Manual for Oil Painters

Color Mixing The Van Wyk Way: a Manual for Oil Painters

Uno dei principali problemi per chi si avvicina alla pittura è quello di imparare a mischiare i colori per ottenere il colore desiderato. Questo libro di Helen van Wyk risponde a tutte le domande che generalmente un pittore neofita si pone quando deve affrontare il problema della mescolanza dei colori. L’autrice comincia il libro esponendo alcuni concetti base sulla pittura. Successivamente mostra le caratteristiche dei vari colori presenti in commercio mostrando i pro e i contro. Viene poi presentata la sua tavolozza di riferimento, per ogni colore viene spiegato come schiarirlo e neutralizzarlo. Infine, la parte più divertente del libro, per ciascun colore viene riportato un piccolo progetto che ne mostra l’uso in maniera dettagliata.

Prezzo: ➤ su Amazon a 71,55 € Amazon

Helen van Wyk’s Favorite Color Recipes

Helen van Wyk's Favorite Color Recipes

Questo libro comincia con una fase introduttiva molto simile al libro Color Mixing the Van Wyk Way in cui l’artista introduce alcuni concetti chiave, una descrizione dettagliata con i pro e contro di ciascun colore in commercio e, infine, la presentazione dei colori della sua tavolozza. Da qui in poi cominciano una serie di progetti sui più svariati temi: fiori, nature morte, paesaggi e ritratti. Il libro è di altissimo livello ed adatto sia a principianti che professionisti grazie al linguaggio semplice e diretto dell’autore. Devo ammettere che l’artista è molto predisposta alla realizzazione di nature morte e ritratti e meno ai paesaggi. Quindi se il tuo tema preferito è il paesaggio, probabilmente questo non è il libro che fa per te. Di questo libro esiste anche un secondo volume che, però, non ho mai letto, quindi non posso esprimere giudizi.

Prezzo: ➤ su Amazon a 44,90 € Amazon

Libri Vari

Color and Light: A Guide for the realist painter

Color and Light

Se qualcuno mi chiedesse a quale artista vorrei somigliare non avrei dubbi: James Gurney. E’ un artista poliedrico: pittore e scultore con un approccio scientifico all’arte. Dipinge da foto, dal vero, all’aperto e di fantasia, del resto il suo soggetto preferito sono i dinosauri sicuramente non facili da trovare ai giorni nostri. Per poterli dipingere James è costretto a scolpirsi dei modellini da copiare poi su tela. Dipinge con qualsiasi medium: acquarello, olio, acrilico, matita, matite colorate, pastelli e quant’altro. Probabilmente l’artista più completo che io conosca. Questo libro è veramente una pietra miliare per chi ama disegnare e dipingere. Dopo un’introduzione in cui sono riportati molti dipinti di grandi artisti del ’600 e ’800 il libro inizia con un capitolo sulle sorgenti luminose. E’ la luce la causa di tutto ciò che vediamo e in questo capitolo Gurney analizza tutti i tipi di sorgenti luminose: luce solare, luce diffusa di una giornata grigia, luce provenienti da finestre, luce provenienti da candele o fuochi, luce elettrica, luci notturne e luminescenza. Il secondo capitolo descrive i principi delle Forme. Per dare realismo ad un dipinto bisogna imparare a dare forma agli oggetti rappresentati e questo si ottiene con un’attenta analisi del chiaroscuro: luce, ombra, mezzi toni, lustri, riflessi. I successivi 3 capitoli riguardano i colori e James Gurney con le sue straordinarie capacità scientifiche riesce a stravolgere questi concetti presentando all’artista un nuovo modo di interpretarli. Per fare ciò stravolge il concetto di ruota cromatica e di armonia dei colori fino ad arrivare alla tecnica del Gamut Masking, un nuovo metodo per mescolare i colori che da all’artista la capacità di controllare con estrema precisione le emozioni che desidera trasmettere attraverso un dipinto. Il libro continua ancora tra scienza ed arte esponendo concetti che non si trovano facilmente altrove. Nessun concetto è nozionistico, tutto è estremamente facile da comprendere ed applicare. E’ inutile proseguire nella descrizione dei contenuti di questo libro, ci vorrebbe un articolo intero per descrivere l’originalità, l’unicità e la grandezza delle sue oltre 200 pagine. E’ un libro che ti consiglio di acquistare perché non troverai altrove una così grande mole di informazioni così originali, inedite ed estremamente utili.

Prezzo: ➤ su Amazon a 15,21 € Amazon

I Migliori Libri per Imparare a Disegnare e Dipingere


Materiali per pittura ad olio

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Materiali per pittura ad olio

I materiali per pittura ad olio realmente necessari sono davvero pochi: tela o altro supporto per dipingere, colori, tavolozza, pennelli, olio e solventi. Ci sono poi dei materiali che anche se non realmente necessari aiutano non poco come: una o più spatole, un buon cavalletto e qualche medium.

Tutti questi materiali puoi acquistarli in qualsiasi negozio di Belle Arti oppure su Internet.

I Materiali per pittura ad olio disponibili in commercio

In questa sezione cercherò di fare una panoramica dei vari materiali disponibili in commercio. Nelle successive sezioni elencherò i materiali più adatti per un principiante, quelli che io utilizzo e quelli più adatti per dipingere in casa.

Tele per Dipingere

Pennelli

Colori ad olio

Cavalletti, Spatole, Medium e Solventi

Tavolozza dei colori

Oli

Vernici

I Materiali per chi comincia

Per chi comincia a dipingere ad olio suggerisco di eseguire qualche studio per fare pratica con questa tecnica. I materiali da utilizzare devono essere pochi, economici e di facile reperibilità per evitare inutili sprechi di tempo e soldi. Consiglierei, quindi, di acquistare i seguenti materiali:

  • Cartone Telato

    Cartone Telato

    Cartone telato di una misura massima 50×70.

  • Colori ad Olio Maimeri Classico da 20 ml

    Colori ad Olio Maimeri Classico

    Vivendo in Italia probabilmente i Colori ad Olio Maimeri Classico sono i più facili da reperire. I colori da acquistare sono: giallo cadmio chiaro, giallo indiano, rosso cadmio chiaro, carminio permanente, blu oltremare, blu cobalto, ocra gialla, terra di siena naturale, terra di siena bruciata, terra d’ombra bruciata e nero avorio. Se puoi permettertelo ti consiglio anche l’acquisto di: arancio cadmio, verde cadmio chiaro, verde vescica e terra d’ombra naturale. In alternativa, puoi acquistare i Winton della Winsor & Newton.

  • Colore Bianco di Zinco Maimeri Classico 60 ml

    Bianco di Zinco - Maimeri Classico 60 ml

    Generalmente utilizzo il bianco di zinco perché si mescola bene con altri colori, più cremoso e facile da stendere. Utilizzo il bianco di titanio solo quando mi serve un bianco molto coprente.

  • Pennelli

    Pennelli

    Pennelli di pelo di bue piatti e tondi della misura: 0, 2, 4, 6 e 10. Una pennellessa utile per preparare il supporto e stendere la vernice finale.

  • Olio di lino

    Olio di lino

    Per cominciare va bene un flacone di olio di lino da 75 ml. Quando avrai consapevolezza dell’olio che vorrai usare allora potrai acquistare flaconi più grandi (es. da 250 ml).

  • Tavolozza

    Tavolozza di Legno

    Tavolozza di legno rettangolare formato A3.

  • Acqua Ragia inodore sintetica

    Acqua Ragia Sintetica

  • Vernice Finale Winsor & Newton

    Vernice Finale Winsor & Newton Lucida

    Vernice finale Winsor & Newton disponibile come vernice brillante, satinata o opaca. E’ possibile anche acquistare le vernici brillante e opache e mescolarle tra loro per ottenere una vernice satinata in base alle proprie preferenze. Io personalmente preferisco la vernice brillante.

  • Gesso Acrilico

    Gesso Acrilico Talens

    Come spiego nella sezione inerente alle tele per dipingere, se la tela che si acquista in negozio è assorbente oppure si desidera una superficie più liscia allora il Gesso Acrilico è indispensabile. Il Gesso Acrilico della Talens è tra i migliori disponibili in commercio. Volendo per cominciare si potrebbe optare anche per qualcosa più economico.

I materiali elencati sono assolutamente necessari per cominciare a dipingere. Se puoi investire qualche euro in più ti consiglio l’acquisto di un cavalletto da tavolo e l’essenza di trementina. Quando hai fatto un po’ di pratica e ti senti più sicuro con la tecnica ad olio puoi passare ad un tipo di attrezzatura più professionale.

I Materiali “indispensabili” che utilizzo

Generalmente io dipingo in un garage molto grande dove ho allestito i materiali che uso per dipingere, che sono:

  • Tela di Lino

    Tela di Lino Grezza
    Nel negozio di fiducia dove mi rifornisco le tele di lino le vendono in forma grezza già montate su telaio. Esistono in commercio anche tele di lino già pronte. Ad ogni modo non disdegno l’impiego di tele più economiche.

  • Colori ad olio Maimeri Artisti da 20 ml

    Colori ad olio - Maimeri Artisti

    Colori ad olio Maimeri Artisti da 20 ml. Consiglio l’acquisto dei seguenti colori: giallo cadmio chiaro, giallo indiano, rosso cadmio chiaro, carminio permanente, blu oltremare, blu cobalto, ocra gialla, terra di siena naturale, terra di siena bruciata, terra d’ombra bruciata, arancio cadmio, violetto di cobalto, verde cadmio chiaro, verde vescica, nero avorio, arancio cadmio, verde vescica e terra d’ombra naturale.

  • Colore Bianco di Zinco e Bianco di Titanio Maimeri Artisti da 60 ml.

    Generalmente utilizzo il bianco di zinco perché si mescola bene con altri colori, più cremoso e facile da stendere. Utilizzo il bianco di titanio solo quando mi serve un bianco molto coprente.

  • Pennelli

    Pennelli - Martora Kolinky
    Pennelli speciali

    Pennelli di pelo di bue e/o martora Kolinsky piatti e tondi della misura: 000, 00, 0, 2, 4, 6, 8, 10, 12, 14 e 16. Una pennellessa utile per preparare il supporto e una per stendere la vernice finale. Infine, 4 sfumini di misura diverse. Molto raramente uso il pennello a ventaglio e lo script.

  • Olio di noci

    Lo preferisco all’olio di lino, nonostante costi il doppio, perché non ingiallisce i bianchi e gli azzurri, non mi sembra impieghi molto più tempo per seccarsi e non ha un odore sgradevole.

  • Essenza di Trementina

    Essenza di Trementina

    Utilizzo l’essenza di trementina come medium mescolandolo all’olio o da solo nei primi strati pittorici.

  • Acqua Ragia inodore sintetica

    Acqua Ragia Sintetica

  • Cavalletto

    Cavalletto da Terra

    Cavalletto da terra a base quadrata

  • Tavolozza

    Tavolozza di Legno

    Tavolozza di legno rettangolare formato A3.

  • Gesso Acrilico

    Gesso Acrilico Talens

    Come spiego nella sezione inerente alle tele per dipingere, se la tela che si acquista in negozio è assorbente oppure si desidera una superficie più liscia allora il Gesso Acrilico è indispensabile. Il Gesso Acrilico della Talens è tra i migliori disponibili in commercio. Volendo per cominciare si potrebbe optare anche per qualcosa più economico.

  • Inchiostro di China

    Inchiostro di China

    Inchiostro di china con pennino. Eseguito il disegno sulla tela con la matita ritengo opportuno inchiostrare il disegno. Questo perché io eseguo sempre una campitura del dipinto e inchiostrandolo il disegno rimane ben visibile.

  • Vernice Mastice

    Vernice Mastice

    E’ una vernice molto pregiata dove 250 ml di vernice può costare anche 40/50 Euro. Se non vuoi spendere tutti questi soldi ti consiglio di optare per la vernice brillante, satinata o opaca Winsor & Newton.

  • Contenitore dell’acqua ragia

    Contenitore per la pulizia dei pennelli

    Questo contenitore lo ritengo tra i materiali più importanti. Inizialmente mi sembrava uno spreco versare l’acqua ragia in esso per via delle sue dimensioni. Non avevo realizzato che, finito di dipingere, lasciando l’acqua ragia riposare nel contenitore il giorno dopo l’avrei ritrovata pulitissima per via del colore sedimentato alla base. La presenza del retino poi consente di pulire il pennello come se l’acqua fosse nuova. Con quest’aggeggio è possibile fare un dipinto riutilizzando sempre la stessa acqua con un notevole risparmio di soldi.

  • Spatola

    Spatole

    Utilizzo una singola spatola per mescolare i colori principali del dipinto su un vetro e per pulire la tavolozza.

  • Vetro montato su pannello di legno

    Vetro per mescolare i colori

    Per mescolare i colori principali del dipinto preferisco usare la spatola e un vetro montato su un pannello di legno. In questo modo posso poi conservare queste tinte principali per uno o due mesi in ballotte di plastica senza dover mescolare ogni volta il colore. Inoltre, mescolando i colori sul vetro non sporco la tavolozza che così all’inizio della sessione pittorica sarà sempre pulita e conterrà solo i colori pronti all’uso.

  • Contenitori per olio

    Contenitore per olio

    Il negozio di Belle Arti dove mi rifornisco vende dei piccoli contenitori di plastica dove io verso un po’ di olio di noci (o altro medium). Non butto mai via quest’olio e spesso mi dura per molti mesi. Buttare l’olio ad ogni sessione pittorica è solo uno spreco di tempo e soldi. Quando si intinge il pennello bisogna fare in modo che l’olio non si sporchi.

Materiali “opzionali” che utilizzo

Nella precedente sezione ho presentato  i materiali per me indispensabili senza cui non potrei dipingere. Ci sono, però, dei materiali opzionali che io trovo estremamente comodi e di grande utilità come:

  • Rastrelliera porta pennelli

    Rastrelliera Portapennelli

    Prima di usare quest’attrezzo riponevo i colori in un bicchiere, poi quando dipingevo li poggiavo sul tavolo. Così facendo, però, i pennelli si mischiavano, se uno di essi era sporco di colore macchiava gli altri pennelli e il tavolo, infine perdevo sempre un sacco di tempo a cercare il pennello giusto. Con la rastrelliera ho risolto tutti questi problemi. Costruire la rastrelliera è facile basta qualche listello di legno di balsa, un po’ di colla vinavil e qualche chiodino da acquistare in qualche negozio di bricolage.

  • Bastone Poggia polso

    Reggipolso

    A scuola ci hanno insegnato a scrivere poggiando il polso sul foglio così da tenere la mano ferma. Il primo problema che si incontra dipingendo sul cavalletto in verticale è la difficoltà a tenere la mano ferma. Il poggia polso risolve questo problema. Puoi acquistare il poggia polso in un negozio di Belle Arti o su Internet, oppure costruirlo da te con un po’ di materiali per il bricolage.

  • Aste Stedi Rest

    Aste Stedi Rest

    Il poggia polso abbiamo visto è uno strumento comodissimo per poter tenere fermo il polso e lavorare di precisione. Tuttavia, per mantenerlo bisogna tener occupata la mano sinistra che potrebbe essere usata per mantenere qualche pennello, la tavolozza e così via. Io uso queste aste costruite da mio cognato perché mi piace tener libera la mano sinistra e impiegarla per reggere qualche pennello o la foto del soggetto di riferimento se serve. E’ possibile acquistare le aste Stedi Rest sul sito di Jerry Yarnell.

  • Il leggio per la tavolozza

    Leggio per la Tavolozza

    Non amo tenere la tavolozza in mano. Inizialmente, la tenevo poggiata sul tavolo ma era estremamente scomoda ed avevo difficoltà a valutare bene i colori. Inclinata sul leggio è molto più comoda e i colori sono più facili da vedere.

  • Due lampade con lampadine 4000K

    Lampada
    Lampadina 4000K

    L’ideale per dipingere è l’uso della luce naturale che viene dalla finestra. Poiché però lo studio dove lavoro è a piano terra non sempre la luce esterna è sufficiente. Anche se dipingo la sera la luce naturale è inutilizzabile. In questi casi l’unica soluzione è la luce artificiale. Ho due lampade posizionate a 45° rispetto alla tela sul suo lato sinistro e destro. E’ fondamentale che le lampadine non siano a luce gialla (2700K, 3000K) o blu (6000K, 6500K). Questo perché se lavorate con luce gialla il giorno dopo guardando il dipinto alla luce naturale le tinte vi sembreranno diverse, ossia più fredde. Viceversa più calde se utilizzate la luce fredda. L’ideale è utilizzare lampadine con luce bianca (4000K, 5000, 5500K). Non fidatevi dei bollini che allegano sulle confezioni, leggete sempre i gradi Kelvin (K). La temperatura perfetta sarebbe di 5000K o 5500K che equivale alla luce naturale ma questo genere di lampadine le vendono solo su Internet o nei negozi specializzati ad un prezzo non inferiore a 20 Euro. Molto più economiche sono le lampadine 4000K che trovate facilmente nei negozi di materiale elettrico. La potenza delle lampadine da acquistare può andare da 23W a 32W.

  • Carta di grafite

    Carta Grafite

    Generalmente il disegno se è molto semplice lo eseguo a mano direttamente sulla tela. Se è un po’ più complesso lo faccio su un foglio di dimensione pari alla tela, per evitare eventuali cancellature su quest’ultima. Finito il disegno sul foglio lo trasferisco con la carta di grafite che è una specie di carta copiativa dove il lato nero è fatto con la grafite e non con l’inchiostro. L’inchiostro delle carte copiative spesso passa attraverso il colore e può accadere che un giorno arrivi davanti al tuo dipinto e vedi riaffiorare le linee del disegno. Con la carta grafite questo problema non c’è. Questa carta la trovate solo nei negozi di Belle Arti o su Internet. Consiglio di acquistare fogli 50×70 o 70×100. Esistono anche rotoli da 3 metri che si possono tagliare per ottenere più fogli.

  • Scatola dei colori

    Scatola dei Colori

    Quando dipingo cerco di essere sempre ordinato. Ritengo che il disordine nella gestione dei materiali si ripercuote poi negativamente sul dipinto. Per questo ho una scatola di colori di legno dove metto i colori, le spatole, l’inchiostro e il pennino.

  • Custodia per i pennelli

    Custodia Rastrelliera Portapennelli

    In genere, lascio sul tavolo i pennelli nelle rastrelliere. Volendo, però, ho costruito un piccolo contenitore dove posso riporre velocemente le rastrelliere.

I Materiali che utilizzo per dipingere in casa

Capita a volte che per vari motivi devo dipingere in casa. In questo caso, la scelta dei materiali deve tener conto di tre aspetti molto importanti:

  • lo spazio ridotto;
  • pulizia;
  • il cattivo odore.

Per ridurre lo spazio rinuncio a molti dei materiali opzionali elencati nella precedente sezione come: la rastrelliera porta pennelli, il poggia polso, le aste Stedi Rest, il leggio per la tavolozza, la custodia dei pennelli e il vetro per mescolare i colori. Per ridurre ulteriormente lo spazio utilizzo il cavalletto da tavolo anziché quello da terra più ingombrante.
Cavalletto da tavolo

Tela e Colori sono sempre i medesimi. I colori anche in casa li conservo nella scatola dei colori così da poter riporre in essa anche i pennelli, la spatola, l’inchiostro e il pennino. Per i pennelli utilizzo quelli tondi e piatti di misura 000, 00, 0, 2, 4, 6 e 10. In genere il mio tipo di pittura è molto di precisione per cui prediligo l’utilizzo di pennelli di misura molto ridotta.

Per non sporcare evito assolutamente la preparazione del supporto dentro casa, lo faccio in un luogo a parte o nel garage. Ecco perché in casa non mi servono pennellesse e gesso acrilico.

Per evitare il cattivo odore, che è poi il problema maggiormente sentito da chi dipinge in casa, prendo i seguenti accorgimenti:

  • non vernicio mai i dipinti in casa;

  • Uso solo olio di noci che non emana cattivi odori.

  • Utilizzo come tavolozza o un piattino di plastica o una tavolozza di legno diversa da quella che uso quando dipingo nello studio. Il più delle volte utilizzo il piattino di plastica ma ci sono volte in cui ho necessità di utilizzare la spatola per mescolare i colori, in questi casi utilizzo la tavolozza di legno. Questa tavolozza di legno è preparata utilizzando olio di noci al posto dell’olio di lino, così nemmeno la tavolozza emana cattivi odori. Finito di dipingere pulisco questa tavolozza con un panno carta Tutto e poi passo una mano di olio di noci. Può sembrare uno spreco utilizzare l’olio di noci per preparare o pulire la tavolozza ma dipingendo in casa la riduzione del cattivo odore credo sia una priorità.

  • Evito assolutamente l’utilizzo della trementina e dell’acqua ragia. Per pulire i pennelli utilizzo il solvente ecologico inodore Maimeri (qualsiasi altra marca va bene uguale). L’unico svantaggio di questo solvente è che il colore durante la notte non si deposita sul fondo, quindi va buttato alla fine di ciascuna sessione pittorica. Per evitare questo problema e riutilizzare lo stesso solvente in più sessioni bagno il pennello nel solvente e poi lo pulisco strofinandolo su uno straccio. Immergendo il pennello nel solvente solo per pochi istanti garantisce che quest’ultimo non si sporchi di colore. Quest’approccio è più lento perché richiede di bagnare e pulire il pennello due o tre volte prima che possa essere utilizzato con un nuovo colore, ma in questo modo non spreco solvente.
    Cleaner Maimeri

Ultima cosa che riguarda il dipingere in casa è l’illuminazione. Avendo necessità di ridurre lo spazio non uso alcuna lampada. C’è da dire, però, che io in tutta la mia casa utilizzo solo lampadine a 4000K perché non sopporto le altre lampadine gialle e blu. Il loro costo è pressoché identico. Questo mi da un enorme vantaggio quando dipingo.

Conclusione

Leggendo quest’articolo ho voluto mostrarti come i materiali realmente necessari per dipingere ad olio sono davvero pochi. Ho voluto anche elencare alcuni materiali che, pur non essendo strettamente necessari, possono migliorare non poco il tuo modo di lavorare. Infine, ci tenevo a spiegarti quali prodotti sono più adatti per lavorare in casa ed evitare di essere sgridato dagli altri membri della tua famiglia.

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Pittura ad Olio - Materiali

Materiali per pittura ad olio

Crea il tuo Calendario Artistico

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Calendario 2015 - Gli Impressionisti
Buon Anno 2015, mi auguro che questo sia per te un anno ricco di soddisfazioni. Oggi voglio mostrarti un semplice espediente per promuovere le tue opere: creare il tuo calendario artistico.

Oggi giorno è molto semplice creare il tuo calendario personalizzato e pubblicarlo sui vari siti di stampa on demand per promuovere la tua attività artistica o semplicemente venderli. Solo fino a qualche anno fa se volevi un tuo calendario personalizzato dovevi rivolgerti ad una tipografia, spendere giorni per spiegare e far realizzare il tuo progetto, ordinare migliaia di copie per rendere l’acquisto economicamente conveniente, prenderti carico della distribuzione o dell’eventuale vendita e, se eri fortunato, riuscire a malapena a recuperare con la tua attività i costi investiti per la realizzazione.

La Stampa on demand

Oggi sul web esistono numerosi siti web con cui puoi creare un calendario con pochi click, personalizzandolo con temi, font e con le tue foto. Questi siti web si preoccupano anche della distribuzione o della eventuale vendita. Il Calendario che ho realizzato per dimostrare la facilità di realizzazione mi è costato circa 3 ore di lavoro.

Perché creare il tuo Calendario?

L’anno 2014 si è concluso e oggi siamo già nel 2015. Come ogni anno le persone sono alla ricerca di un Calendario da mettere nella propria casa. Perché non fornire loro un calendario di alta qualità con belle immagini delle tue opere o delle opere che ami?

L’uso che potresti farne è limitato solo dalla tua immaginazione, ecco alcune idee:

  1. è fantastico poter avere in casa un calendario con le proprie opere, soprattutto quelle che non abbiamo più perché regalate o vendute;
  2. puoi distribuirlo agli amici e parenti con le ultime opere eseguite quest’anno;
  3. è un ottimo strumento di promozione per la tua prossima mostra. Donalo ai negozi o studi più frequentati della città (es. bar, studi medici, ecc.)
  4. se organizzi un evento ad inizio anno potresti regalarlo o venderlo ai partecipanti;
  5. puoi regalarlo come bonus insieme ai dipinti che vendi, così l’acquirente vede tutte le tue opere e potrebbe acquistarne un’altra;
  6. puoi inviarlo alle gallerie della tua città o dintorni per farti conoscere;
  7. puoi inviarlo alla galleria che ti rappresenta per mostrargli i tuoi ultimi lavori;
  8. puoi inviarlo ai tuoi collezionisti per mostrargli le tue ultime opere realizzate quest’anno;
  9. puoi donarlo alle tue mostre alle persone che si interessano ai tuoi lavori, potrebbe essere un modo per lasciare un promemoria delle tue opere.

Quale servizio utilizzare?

Sul web esistono numerosi siti web italiani e stranieri che ti consentono con pochi click di creare il tuo calendario personalizzato, distribuirlo e, volendo, metterlo in vendita. Puoi decidere di acquistarne un dato numero per distribuirli tu gratuitamente come ho descritto nella sezione precedente. Un servizio che considero molto valido è Lulu.com. E’ un servizio di stampa on demand che ti consente di stampare e vendere calendari, libri, stampe e molto altro.

Con questo servizio crei il tuo progetto, lo personalizzi con un tema e con le tue foto e puoi pubblicarlo online con pochi click e poche ore di lavoro.

Come creare il tuo Calendario?

Qui di seguito riporto i passi necessari per creare il tuo Calendario. Con Lulu.com puoi realizzare un calendario da tavolo della misura 27.94×21.59 (piegato in due) oppure da parete della misura 34.29×48.25. Poiché è mia consuetudine provare sempre in prima persona ciò che divulgo su questo blog ho realizzato due calendari, uno da tavolo e uno da parete dedicato ai grandi maestri dell’impressionismo francese. Vai sul sito Lulu.com e clicca su Crea e poi su Calendario.

Sito web Lulu.com

Scegli il formato che desideri e clicca su Crea questo libro (non farti ingannare dal nome del bottone).

Scelta del formato del Calendario

Scegli il tema che meglio si intona al calendario che stai realizzando e poi clicca su Passo seguente: aggiungi le immagini.

Scelta del Tema

Carica le foto dei tuoi lavori o delle opere che ammiri. Ti consiglio di nominare ciascun file in questo modo <num> – <Mese> – <Nome Opera> – <Autore>.jpg. Dove <num> è l’ordine di apparizione nel calendario, <Mese> è il mese in cui l’immagine appare, infine il nome dell’opera e dell’autore. Quest’ultimo è necessario solo se creai un calendario di autori vari. Questo modo di organizzare i file è molto utile se devi realizzare più di un calendario.

Carica le foto dei tuoi lavori

Qui puoi scegliere il formato delle date. Consiglio di lasciare il default e cliccare sul bottone Passo seguente: definisci gli eventi.

Scegli il formato delle date

Questa è una delle funzionalità più interessanti del calendario. Puoi aggiungere, ad esempio, gli eventi o mostre a cui parteciperai durante l’anno. In questo modo chi possiede il tuo calendario potrà conoscere luogo e date di tutte le tue mostre o eventi.

Aggiungi gli Eventi

Come prima cosa dovrai creare la copertina del tuo calendario. Scrivi il titolo del calendario e trascina una delle tue foto da destra nell’area centrale.

Crea la Copertina

Per ciascun mese puoi scegliere un modello a destra e caricare le foto come visto in precedenza. Il mese di Gennaio è il mese più importante perché è il primo. A mio avviso il miglior modello per questo mese è quello in basso a destra che consente di aggiungere del testo. In questo testo puoi fare una breve introduzione del tuo calendario ma, molto più importante, lasciare i tuoi contatti. Per gli altri mesi si può scegliere il modello che più si preferisce. Una cosa molto importante da tener presente è che le foto verranno stampate a 300 DPI per avere una qualità apprezzabile. Affinché ciò sia possibile le foto che caricherai nei vari box dovranno avere una risoluzione minima che dovrai rispettare pena una bassa qualità di stampa. Ciascun box, prima che caricherai la foto indica esattamente la risoluzione minima che dovrà avere la foto.

Crea il Mese di Gennaio

Completato il progetto del tuo Calendario clicca su Vedi anteprima e finisci.

Anteprima

Clicca poi su Pubblica.

Pubblica il Calendario

Da questo momento in poi la fase di editing del tuo progetto è completata anche se c’è la possibilità in futuro di fare delle revisioni. Il sistema creerà dei file PDF che potrai scaricare per verificare che il progetto è come te lo aspettavi. Clicca su Salva e continua.

Creazione dei file PDF

In questa fase puoi decidere se rendere il tuo Calendario pubblico o tenerlo privato per te. Puoi decidere un eventuale prezzo di vendita (se decidi di venderlo). Clicca su Salva e continua.

Accesso pubblico

Poiché ho deciso di rendere i miei calendari pubblici viene chiesto alcuni dati come Categoria, Parole Chiave, Descrizione, Lingua, ecc. Inserisci le informazioni richieste e clicca su Salva e continua.

Modifica i dati del Progetto

A questo punto il tuo calendario è pronto per essere pubblicato. Lulu.com ti metterà a disposizione una vetrina di vendita (se hai deciso di rendere pubblico e vendere il tuo calendario) che puoi personalizzare con un tema, intestazione, un logo e un profilo.

Il tuo progetto è completo è puoi decidere di acquistare delle copie per te stesso da distribuire ad amici, parenti, negozi, collezionisti, gallerie d’arte o quant’altro; oppure decidere di metterlo in vendita se pensi che i tuoi dipinti o i tuoi disegni siano ricercati anche sotto forma di stampe o calendari.

Il Calendario degli Impressionisti

L’idea di quest’articolo è nato per caso quando si è paventata la necessità di dover creare per un familiare un calendario sugli Impressionisti francesi. Ho pensato che all’inizio del nuovo anno esso potrebbe essere un valido strumento per fare un regalo gradito ma soprattutto un utile strumento per far conoscere le proprie opere a persone anche fuori dall’ambito Internet.

Avendo investito un po’ di ore nella realizzazione di questo calendario ho deciso di metterlo a disposizione di chi desiderasse fare un bel regalo ad amici o parenti o semplicemente appendere in casa qualche opera dei più grandi artisti dell’impressionismo francese.

E’ possibile acquistare i due calendari, da tavolo e da parete, cliccando sui seguenti bottoni:

Calendario 2015 da PareteSupport independent publishing: Buy this calendar on Lulu.

Calendario 2015 da TavoloSupport independent publishing: Buy this calendar on Lulu.

Ovviamente non c’è alcun obbligo d’acquisto, perché l’obiettivo dell’articolo non è quello di venderti il calendario, bensì spiegarti passo dopo passo come realizzare da solo il tuo calendario. Ti invito anche a cercare su Internet altri siti web che offrono questo servizio con prezzi che dipendono molto dalla qualità del calendario prodotto e dal tipo di supporto (vendita e distribuzione o solo acquisto personale). Scegli quello che più fa al caso tuo.

Conclusione

In quest’articolo ho preso come esempio un Calendario, ma con i servizi di Stampa on demand puoi anche pubblicare cataloghi, libri, stampe dei tuoi lavori ed altri strumenti promozionali o di vendita tipici del mondo dell’arte. Ci sono artisti che vendono stampe delle proprie opere invece delle opere stesse.

Riflettici un attimo, fare un quadro o un disegno e venderlo comporta del lavoro, se vuoi fare un secondo guadagno devi rifare un nuovo quadro con altro spreco di tempo. Questo si chiama guadagno attivo. Viceversa, se le tue opere sono molto ambite e costano tanto puoi mettere a disposizione delle stampe che crei una sola volta e vendi all’infinito anche mentre dormi. Questo si chiama guadagno passivo ed è uno strumento potentissimo perché, soprattutto in ambito internazionale, ha un fattore di scalabilità molto alto.

L’uso della Stampa On Demand può risultare utile anche per non farsi spillare soldi da fantomatici galleristi che vi chiedono soldi per essere inseriti in questo o quel catalogo. Che senso ha entrare in un catalogo solo perché si è speso dei soldi? Tanto vale organizzarsi con amici per fare mostre e creare da soli il relativo catalogo.

Il vantaggio di questi servizi web è che oltre a preoccuparsi della produzione, si occupano anche della distribuzione e della vendita.

Ti consiglio anche di non sottovalutare le offerte che mettono a disposizione le agenzie di stampa locali (con Google le trovi facilmente) che spesso offrono prezzi molto bassi e una buona qualità del prodotto. Un buon sistema per abbassare i costi è quello di creare il file PDF del progetto con uno dei servizi web disponibili online e poi chiedere alla tua agenzia di stampa locale di stampartelo, così risparmi sui costi di realizzazione del progetto.

Il mio invito finale è quello di dare uno sguardo sul web ai vari servizi offerti e guardare con più fantasia e fuori dagli schemi al modo con cui diffondi la tua arte. Oggi abbiamo a disposizione molti strumenti che potrebbero contribuire a farti conoscere meglio, bisogna solo utilizzarli con creatività.

Crea il tuo Calendario Artistico

Come montare una tela su un telaio

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Montaggio Tela su Telaio

In quest’articolo voglio mostrarti come eseguo il montaggio di una tela su un telaio.

Perché montare una tela su un telaio?

In commercio vendono tele già montate e preparate con imprimitura bianca, perché allora perdere tempo a montare la tela su un telaio? I vantaggi potrebbero essere numerosi:

  • possibilità di scegliere il tessuto. Nel mio caso cerco sempre tele di lino con trama più fine possibile.
  • Poter lavorare su tele di qualsiasi misura, standard o non. Purtroppo mi capita spesso che il venditore non disponga di una tela già montata della qualità e misura da me desiderata. Se poi ho necessità di una tela di misura non standard allora il montaggio manuale è quasi un obbligo.
  • Si risparmiano soldi. Comprare la tela a metro ha un costo sicuramente inferiore rispetto a quella già montata. Inoltre, è possibile riciclare aste di telaio da tele che non utilizziamo più risparmiando ulteriori soldi.
  • Il trasporto dal negozio verso casa per tele di grandi dimensioni è sicuramente più semplice.

Materiali

Nella seguente foto puoi vedere i materiali che utilizzo per montare le mie tele:

  • Un rotolo di tela di lino (o qualsiasi altro tipo).
  • Aste per telaio.
  • Graffatrice.
  • Pinza Tenditela.
  • Forbice.
  • Righello.
  • Penna o matita.
  • Martello piccolo.

Montaggio del Telaio

Il montaggio del telaio è molto semplice, basta incastrare le aste tra di loro. È possibile acquistare le aste singolarmente in un negozio di belle arti oppure riciclarle da una vecchia tela. Bisogna tener presente che le aste non sono tutte uguali tra loro, per cui se le ricicli da tele diverse devi assicurarti che siano compatibili tra loro. In genere, è sufficiente provare a incastrarle per capire subito se sono compatibili o meno.

Con il martello do colpi leggeri agli angoli per far incastrare bene gli assi tra loro. Con la graffatrice fisso i quattro angoli tra loro con due graffe per ciascun angolo, questo garantisce che il telaio rimanga incastrato senza rischi di apertura.

Nella foto seguente puoi vedere il telaio a montaggio ultimato.

Taglio della Tela

Stendiamo la tela sul tavolo con la parte che riceverà il dipinto rivolto verso il basso. Con una penna o matita traccio i quattro angoli sul retro della tela. Traccio la linea di taglio che dovrà essere sufficiente a far arrivare la tela sul retro del telaio per il fissaggio.

A questo punto procedo con il taglio della tela.

Fissaggio della Tela sul Telaio

Inizio il fissaggio con una graffetta al centro su uno dei lati lunghi della tela. Devi sapere che anche il telaio ha un fronte e retro, il lato frontale lo riconosci dal bordino rialzato sui quattro lati ed esso va rivolto verso il basso quando lo poggiamo sulla tela.

Dal lato opposto tendo la tela con la pinza tenditela e la fisso con la graffatrice. La tela va tesa con la pinza applicando una forza moderata, non esagerare altrimenti la tela si strappa.

Procedo allo stesso modo con il lato corto.

Con tecnica analoga fisso tre graffette per ciascun asse, se per un lato non uso la pinza tenditela, per quello opposto, invece, si.

In questa figura puoi vedere l’ordine che ho seguito per il fissaggio con le graffette.

Ordine Fissaggio Graffette

A questo punto procedo con il fissaggio dell’angolo. Qui puoi usare la tecnica a te più congeniale. Io, ad esempio, cerco di creare il minor spessore possibile. Piego l’angolo senza effettuare alcun taglio e fisso con una graffetta.

In figura puoi vedere come appare l’angolo dopo il fissaggio.

Per una questione estetica creo sempre un risvolto per il bordo fissandolo con ulteriori graffette.

La seguente foto mostra il risvolto completo realizzato sul retro di uno degli assi.

Eseguo poi il risvolto sul retro di tutti gli altri assi.

Negli angoli del telaio incastro con la mano i due supporti tenditela. Con il  martello cerco di farli andare più a fondo per tendere la tela, ma senza esagerare.

Questo è il risultato finale. Devi tener presente che quando preparerai la tela con l’imprimitura, dopo l’asciugatura essa sarà ancora più tesa.

Questo tutorial non ha la pretesa di spiegare il miglior metodo possibile per il montaggio di una tela su un telaio, semplicemente ho illustrato il metodo che io utilizzo. Se pensi che le informazioni da me riportate sono incomplete e migliorabili oppure vuoi semplicemente esprimere la tua opinione puoi lasciare un commento qui in basso.

Come montare una tela su un telaio

Come fare l’Imprimitura di una Tela

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Imprimitura di una Tela

In quest’articolo voglio spiegare come preparo la tela per dipingere a olio.

Perché preparare la tela prima di dipingere?

In commercio vendono tele già preparate con imprimitura bianca, perché allora perdere tempo a prepararle di nuovo? Come ho già spiegato in quest’articolo non sempre riesco a trovare una tela pronta della misura e qualità desiderata. Quando ciò accade sono costretto a comprare una tela grezza, montarla sul telaio e prepararla con un’imprimitura bianca.

Anche quando trovo una tela bianca della misura desiderata quasi mai la qualità della trama e della superficie mi soddisfa, per cui preferisco spendere qualche ora in più per prepararla da me. La preparazione che andrò a spiegare garantisce:

  • una superficie con la giusta trama;
  • una superficie non assorbente che riceve bene il colore ed eviti di prosciugarlo;
  • i colori rimangano sempre splendenti come il primo giorno che li ho applicati.

Apprettatura della Tela

Tela Grezza montata su Telaio

Partendo da una tela grezza prima di stendere l’imprimitura vera e propria è necessario eseguire la fase di apprettatura che consiste nel dare una mano di colla diluita in acqua. Questa fase è necessaria per i seguenti motivi:

  • evita che l’imprimitura coli attraverso la trama del tessuto;
  • riduce la quantità d’imprimitura necessaria per preparare la tela;
  • isola il tessuto dai successivi strati pittorici;
  • consente all’imprimitura di aderire bene alla tela.

Chi parte da una tela bianca già pronta può anche saltare questa fase e procedere direttamente con la fase di imprimitura.

Materiali

Per eseguire l’apprettatura di una tela utilizzo i seguenti materiali:

  • Colla Vinavil 59 da 1Kg.
  • Bicchiere di plastica grande.
  • Bastoncino.
  • Pennello largo da 5 cm.
  • Tela grezza precedentemente montata su telaio.

La colla Vinavil 59 si differenzia dalla comune Vinavil perché ha un pH neutro che non aggredisce il tessuto della tela. La trovi facilmente in ferramenta e il suo costo è paragonabile a quello della Vinavil comune.

Sul sito della Gambling Colors si legge in inglese (evito di tradurre per non alterarne il senso):

Diluted with distilled water, PVA size is a contemporary size for fabric support. Conservation scientists recommend painters use neutral pH PVA size on linen and canvas instead of rabbit skin glue. PVA provides a good size layer that seals the fabric but does not re-absorb atmospheric moisture, swell and shrink like rabbit skin glue does. There are hundreds of different formulae of PVA. We acknowledge and appreciate the research of the Canadian Conservation Institute that helps painters and conservators identify the best PVA to use. Gamblin PVA Size is made from PVA that has a neutral pH and does not yellow. It also retains its flexibility and does not emit harmful volatiles.

Secondo il sito web gli esperti del Canadian Conservation Institute consigliano ai pittori di usare una colla polivinilica a pH neutro per la preparazione della tela al posto della classica colla di coniglio. Il motivo è che essa non assorbe l’umidità atmosferica, non si gonfia o restringe.

Sinceramente non ho indagato più di tanto sui test eseguiti dal citato istituto e nemmeno credo di avere la competenza scientifica necessaria per validare la veridicità delle loro affermazioni. Tuttavia, trovo piuttosto normale che un’azienda di belle arti faccia leva sui test eseguiti da un laboratorio specializzato per promuovere i propri prodotti.

Quello che ho fatto io è stato semplicemente testare una colla analoga che si trova facilmente in Italia, con un costo piuttosto basso, facile da usare e con pH neutro. Il risultato mi ha soddisfatto e ho deciso di utilizzare questo prodotto per la preparazione delle mie tele. Fino a ora non ho avuto alcun problema.

Apprettatura Tela - Materiali

Versare due dita di colla Vinavil 59 dentro al bicchiere di plastica grande.

Vinavil 59 nel Bicchiere

Riempire il restante del bicchiere con l’acqua senza arrivare al bordo. Suggerisco di lasciare uno o due dita dal bordo.

Vinavil 59 e Acqua nel Bicchiere

Mescolare la miscela di acqua e colla con un bastoncino di legno qualsiasi. Continuare a mescolare finché acqua e colla non sono ben amalgamati.

Mescolare_Vinavil 59 e Acqua nel Bicchiere

Miscela Vinavil 59 e Acqua pronta per Apprettatura

Stendere la soluzione sulla tela grezza con il pennello.

Stesura Apprettatura

La miscela acqua e colla asciuga molto velocemente. Nella foto, infatti, si nota come alcune zone già erano asciutte nell’intervallo di tempo che era trascorso tra la fine della stesura e lo scatto della medesima. Non preoccuparti se durante l’asciugatura si forma qualche grinza sul tessuto, asciugandosi esso diventerà più teso a causa del suo restringimento. Lascia asciugare.

Apprettatura Tela Completa

Imprimitura della Tela

Finita la fase di apprettatura si procede con quella d’imprimitura che consiste nello stendere due o più mani di gesso acrilico o primer sulla tela, impermeabilizzandolo successivamente con un ulteriore strato di acqua e colla.

Materiali

I materiali che utilizzo per la fase d’imprimitura sono:

  • Gesso acrilico o primer.
  • Bicchiere di plastica grande.
  • Bastoncino di legno qualsiasi.
  • Pennello grande da 5 cm.
  • Carta vetro finissima.
  • Colla Vinavil 59.

Imprimitura di una Tela - Materiali

Stesura del Gesso Acrilico

Con il bastoncino bisogna amalgamare il gesso e se è troppo duro va versata una goccia d’acqua per diluirlo.

Preparazione Gesso Acrilico

Rimuovere la colla in eccesso stesa durante la fase di apprettatura con la carta vetro.

Scartavetrare Tela con Apprettatura

Versare una striscia di gesso acrilico o primer al centro della tela.

Versare Gesso Acrilico su Tela

Cominciare a stendere il gesso in senso verticale con il pennello. Versare altro gesso se necessario.

Inizio stesura Imprimitura su Tela

Completare la stesura stendendo prima in senso verticale e poi orizzontale. Ripetere più volte se necessario. L’ultima stesura faccio sempre in modo che sia quella orizzontale e la eseguo appoggiando appena il pennello sulla tela e tirandolo senza applicare forza (lasciando lavorare solo quella di gravità). Con questo sistema la superficie diventa uniforme.

Prima Mano Imprimitura

Lasciare asciugare e poi scartavetrare la superficie per rimuovere eventuali imperfezioni.

Scartavetrare Prima Mano Imprimitura

Per la seconda mano stendere di nuovo il gesso al centro della tela come fatto prima.

Inizio Seconda Mano Imprimitura

Iniziare la stesura del gesso prima in direzione verticale e poi orizzontale.

Stesura seconda mano Imprimitura

Nell’ultima stesura, uniformare la superficie poggiando appena il pennello sulla tela e tirandolo senza applicare forza (lasciare lavorare solo quella di gravità).

Rifinitura seconda mano Imprimitura

A questo punto il lavoro è concluso e bisogna lasciare asciugare.

Seconda mano Imprimitura completata

Con la carta vetro rimuovere le imperfezioni concludendo così la fase d’imprimitura.

Scartavetrare Imprimitura

Impermeabilizzazione con Colla e Acqua

L’imprimitura finora preparata è ancora troppo assorbente e il colore rischia di prosciugare se non aggiungiamo uno strato di colla e acqua il cui compito è quello di:

  • ridurre l’assorbenza dell’imprimitura;
  • isolare lo strato di primer dai colori a olio come è raccomandato sulle etichette di questi prodotti. Nel mio modo di dipingere dopo la fase di disegno eseguo la campitura della tela con un colore di terra a olio uniforme che proteggerà ancora di più lo strato di gesso dai colori.

Riutilizzare la miscela di acqua e colla preparata in fase di apprettatura per realizzare anche l’impermeabilizzazione della tela.

Colla Impermeabilizzante

Inizio stesura Colla su Imprimitura

Con il pennello stendere la miscela prima in senso verticale e poi in orizzontale.

Stesura colla su Tela con Imprimitura

Rifinitura Colla su Tela con Imprimitura

A questo punto la preparazione della tela è conclusa. Lascio asciugare e si potrà procedere con il disegno del soggetto.

Il tema della preparazione della tela è uno tra i più discussi tra gli aspiranti artisti. Non credo esista un metodo migliore di un altro perché la scelta è legata agli obiettivi che l’artista si pone. Il mio suggerimento è quello di provare vari approcci per trovare il metodo più congegnale.

L’articolo non ha la pretesa d’illustrare il miglior metodo possibile per preparare una tela, ho solo spiegato quello che io utilizzo. Se pensate che questo metodo abbia lacune, sia migliorabile o semplicemente volete esprimere la vostra opinione potete lasciare un commento qui in basso.

Come fare l’Imprimitura di una Tela

Come Disegnare il soggetto per un dipinto

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Disegno Inchiostrato

In quest’articolo voglio mostrare come eseguo il disegno per un dipinto a mano libera.

Le modalità di esecuzione di un disegno per un dipinto sono essenzialmente due: mano libera e mediante ausilio di artifici meccanici (es. griglie, proiettori, ecc.). Per chi è interessato alla seconda modalità qui mostro come trasferisco il disegno di una foto su tela. In quest’articolo, invece, tenterò di spiegare l’approccio che tipicamente utilizzo quando eseguo il disegno a mano libera.

Materiali

I materiali per l’esecuzione del disegno sono molto comuni:

  • matita 2B
  • gomma pane
  • foto di riferimento
  • foglio di dimensione pari alla tela (nel mio caso A2).
  • carta di grafite.

Prima di iniziare

Vorrei precisare che io non eseguo mai il disegno direttamente su tela perché:

  1. la pressione continua sulla tela tenderebbe ad allentarla;
  2. cancellare è molto più difficile sulla trama della tela;
  3. l’eccesso di grafite dovuto alle cancellazioni si mischierebbe ai colori ad olio.

Eseguo sempre il disegno su un foglio molto sottile e di grandezza pari a quella della tela e poi lo trasferisco con la carta di grafite. In commercio, oltre ai comuni fogli di formato A4 vendono anche i formati A3, A2, A1 e A0 con cui è possibile arrivare fino a 120×85 cm. Per misure più grandi si può optare per rotoli di carta per plotter oppure incollare i fogli tra loro.

Posizione delle Masse Principali

Vi è mai capitato di cominciare un disegno e arrivare quasi alla fine per realizzare che una sua parte non entra nel foglio? Vi è mai capitato all’inizio di un disegno di provare un certo timore perché non siete sicuri da dove iniziare? A me tante volte. Entrambi i problemi però li risolvo concentrandomi sulle masse principali del disegno senza pensare troppo ai dettagli. Come primo passo è fondamentale posizionare quest’ultime nel posto giusto utilizzando i pochi riferimenti a nostra disposizione.

Di fronte a un foglio bianco i riferimenti che abbiamo a disposizione sono solo i quattro margini, ma possiamo averne altri dividendo i lati in due parti come si vede nella seguente figura (punti A, B, C e D).

Le masse principali  del nostro disegno sono essenzialmente tre:

  • la brocca;
  • piatto e tagliere;
  • ciliegie.

A questo punto è facile domandarsi : quanto dista il margine superiore della brocca E da quello del foglio? Quanto dista il margine laterale F dalla linea mediana verticale che unisce A e D? Quanto dista il margine inferiore G della brocca rispetto alla linea mediana orizzontale che unisce B e C? Rispondendo a queste semplici domande traccio le linee E, F, H e G determinando così la posizione della brocca nel disegno.

Con un sistema analogo posso tracciare le linee L, N e M che delimitano il tagliere + piatto e tutta l’area I che racchiude le ciliegie. Con questo semplice processo abbiamo non solo posizionato sul foglio le nostre masse principali ma ci sono otto punti in più che possiamo utilizzare come riferimento per realizzare il nostro disegno.

Disegno delle Masse Principali

Quando devo disegnare le masse principali cerco sempre di capire se è possibile ricondurle a forme geometriche semplici come sfera, cilindro, cono, cubo,  triangoli, quadrati, cerchi, ellissi e così via.

Forme di Base in Natura

Nel caso del nostro disegno la brocca è fondamentalmente un cilindro, piatto e tagliere sono delle ellissi e l’insieme delle ciliege a sinistra può essere delimitata con una forma curvilinea non difficile da tracciare. Immaginare la brocca come un cilindro ci fa comprendere anche che essa è più larga che alta e l’asse dell’ellisse ha una direzione del tutto inattesa. Queste cose sono difficili da catturare se non si semplifica il disegno.

Abbiamo poi le linee prospettiche del tavolo che seppur difficili da tracciare (perché il punto di fuga è fuori dal foglio) in realtà presentano una peculiarità molto importante, le distanze A sul margine superiore sono tra loro uguali così come pure le distanze B. Quindi tracciata una, grazie agli altri riferimenti presenti sul foglio, le altre avranno uguale misura.

Un’altra difficoltà che presenta questo disegno sono le curve della brocca, del piatto e del tagliere che possono venire storte quando disegnate a mano libera. Per ridurre al minimo gli errori trovo molto comodo fissare il gomito in un punto e far lavorare il braccio come un compasso.

Disegno dei dettagli

Ora che le masse principali sono disegnate e ben posizionate non c’è più il rischio che una parte del disegno rimanga fuori dal foglio. Inoltre, abbiamo abbastanza riferimenti da non avere più il timore del foglio bianco e sappiamo anche che essi sono affidabili perché già solo guardando le grandi masse notiamo che il disegno più o meno funziona. È tempo, quindi, di passare ai dettagli.

La base del piatto nella foto presenta una rientranza che in questa fase ignoro, per cui la disegno con un unico arco D che traccio con il braccio usato come un compasso. Nel disegnare il manico della brocca A presto attenzione alla forma che ne deriva dalla prospettiva.

Disegnare le ciliegie è un po’ delicato, basta sbagliare la dimensione e posizione di una ciliegia per sbagliare tutte le altre. Per questo motivo ne disegno una sola fila prestando attenzione alla dimensione e posizione di ciascuna ciliegia, alle proporzioni tra di loro e agli altri elementi del disegno. In questa fase le ciliegie sono semplici cerchi e solo in seguito rifiniremo meglio la loro forma. Disegnata una fila di ciliegie le altre diventano molto semplici da disegnare.

Con un procedimento analogo disegno le ciliegie nel piatto B. Per quelle della brocca A tutto è più semplice perché abbiamo i riferimenti delle ciliegie che già avevo disegnato. Aggiungo anche la foglia C. A questo punto il disegno è a grandi linee finito e si può procedere con le rifiniture.

Rifiniture

Ora che le grandi masse sono state disegnate e arricchite di tutti i dettagli possiamo rifinire bene ciascun dettaglio. In questa fase perfezioniamo la forma di ciascun ciliegia a sinistra aggiungendo anche gli steli. Aggiungiamo le venature e il bordo frastagliato alle foglie.

Perfezioniamo ora anche la forma delle ciliegie nel piatto aggiungendo anche per loro gli steli. In questa fase possiamo finalmente aggiungere la rientranza bombata del piatto e i dettagli sul tagliere.

Aggiungiamo, infine, le venature del legno del tavolo. Le rifiniture a questo punto possono ritenersi concluse.

Verifiche Finali

Prima di dichiarare il disegno concluso faccio alcune verifiche confrontando il disegno con la foto capovolti. Questo stratagemma lo utilizzo perché molte volte il nostro cervello guardando in continuazione il disegno e la foto non è più in grado di rilevare evidenti differenze. Capovolgendo sia la foto che il disegno il cervello vedrà immagini totalmente nuove e sarà in grado di rilevare molte più differenze. E’ incredibile quanti errori si riesce a correggere in questa fase.

Risultato Finale

Questo è il risultato finale.

Il disegno è pronto per essere trasferito sulla tela con la carta di grafite. Poiché il disegno a matita non è molto visibile attraverso le foto voglio mostrarvi nelle seguenti due foto lo stesso disegno ripassato con inchiostro di china.

Trasferire il Disegno sulla Tela e Inchiostrazione

A questo punto il disegno può essere trasferito sulla tela mediante la carta di grafite e ripassato con inchiostro di china. Questa fase è già stata spiegata in quest’altro articolo per cui eviterò di ripetermi. Ricordo solo che la fase d’inchiostrazione oltre a rendere il disegno più visibile svolge un’altra importante funzione, quando l’inchiostro asciuga aiuta a tenere bloccata la traccia di grafite ed impedire che si mescoli con i successivi strati di pittura.

Conclusione

I principi esposti in quest’articolo li utilizzo per qualsiasi disegno che eseguo a mano libera, sia esso un disegno per un dipinto che un semplice schizzo. La precisione del disegno dipende molto dagli obiettivi che vi fissate. Se volete realizzare un dipinto realista o iperrealista è bene essere quanto più precisi possibile pur sapendo che è stupido e impossibile cercare l’assoluta perfezione (tanto vale usare mezzi meccanici). Se volete catturare solo il carattere o l’anima di un soggetto probabilmente potete essere più approssimativi e magari disegnare direttamente su tela con un pennello se vi sentite all’altezza di farlo.

Come Disegnare il soggetto per un dipinto

Come fare la Campitura di una Tela

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Campitura

In quest’articolo proverò a spiegare che cos’è la campitura, a cosa serve e come la eseguo.

Che cos’è la campitura?

La campitura è la stesura di uno strato di colore uniforme sulla tela da eseguire prima d’iniziare a dipingere. Essa passando attraverso il dipinto, crea un effetto ottico che, in base al modo con cui si sceglie di realizzarlo, può renderlo:

  • più vibrante;
  • armonico.

Campitura
Foto da http://www.paintersonline.co.uk

Nelle tecniche più libere e disinvolte lasciar trasparire questa base colorata spesso è un effetto desiderato. Dipingendo un paesaggio in cui il colore dominante è il blu del cielo si può usare una campitura arancio (complementare) per renderlo più vibrante. Una natura morta con sfondo neutro può risultare più armonica se si sceglie una campitura di un colore similare di media tonalità.

Le origini di questa pratica sono antichissime e basta guardare alcuni dipinti incompiuti del passato per rendersene conto. In essi la campitura svolgeva un ruolo simile a quello della carta tinta per il disegno dal vero.

Perché usare la Campitura?

Iniziare a dipingere partendo da una base colorata, oltre agli effetti sopra menzionati, offre alcuni vantaggi:

  1. dipingendo “Alla Prima” ho potuto constatare che anche non ricercando l’effetto di trasparenza è inevitabile che una minima parte del colore sottostante traspaia attraverso il dipinto, soprattutto se si usano colori trasparenti. In tali situazioni avere una base colorata è preferibile rispetto al bianco della tela.
  2. La percezione di un colore varia in base allo sfondo della superficie su cui si applica. L’idea è avere sulla tela una tinta di media tonalità così da ridurre al minimo queste differenze di percezione.
  3. Trattiene gli ultimi residui di grafite evitando che si mescoli con lo strato pittorico vero e proprio.

Usare o meno la campitura dipende dalla tecnica che si utilizza e spesso è anche una questione di gusto personale, io preferisco sempre partire da una base colorata.

La campitura va eseguita prima o dopo il disegno?

Quando il disegno è realizzato direttamente con il pennello allora conviene eseguire prima la campitura. Nel mio caso, eseguo prima il disegno a matita, poi ripasso con l’inchiostro di china e solo successivamente realizzo la campitura.

Quale colore bisogna scegliere per la campitura?

Come dicevo sopra, la scelta dipende dall’effetto desiderato. Su Internet si trovano teorie diverse di cui spesso è difficile capire l’attendibilità. Alla fine credo che l’unico modo per capire cosa piace è sperimentare. Personalmente, per mio gusto personale e per i motivi elencati sopra preferisco un fondo neutro di media tonalità come mostro nei successivi paragrafi.

Ma come si esegue una campitura?

Per mostrare come eseguo una campitura partiamo dalla tela su cui ho già eseguito il disegno a mano libera ripassato poi con inchiostro di china.

Materiali

Questi sono i materiali che utilizzerò:

  • pennello piatto largo;
  • trementina;
  • tre colori giallo ocra, nero avorio e terra d’ombra bruciata;
  • panno carta;
  • gomma pane.

Materiali per la Campitura

Cancello i residui di grafite così da evitare che si mescolino con il colore.

Cancellazione della Grafite dalla Tela

Preparazione del colore

Come medium uso la sola trementina perché asciuga presto. Prendo la trementina dal vasetto di plastica e la stendo sulla tavolozza. Quest’area, inumidita con la trementina, sarà il luogo dove preparerò la miscela di colore da applicare alla tela.

Diluizione della Trementina

Comincio a preparare il colore aggiungendo l’ocra gialla alla trementina e rendendo la miscela molto liquida e abbondante.

Aggiunta Ocra Gialla alla Trementina

Alla miscela aggiungo poi il nero avorio che aggiunto all’ocra gialla formerà un colore verdastro.

Mescolare Nero Avorio

Infine, aggiungo la terra d’ombra. Questa miscela bruno verdastra molto diluita e abbondante è il colore con cui copro l’intera tela.

Mescolare Terra Ombra

Stesura del colore

Comincio a stendere il colore che all’inizio apparirà tutt’altro che trasparente. In genere, non copro mai l’intera tela. La trementina asciuga in fretta e bisogna essere veloci se si vuole una campitura uniforme.

Inizio Stesura Campitura

Coperta una prima area della tela ecco che avviene la magia. Prendete il panno carta e, con movimento circolare della mano, stendete il colore che diventerà molto più chiaro, trasparente e uniforme.

Come vedete il colore è ora chiaro, uniforme e trasparente. A questo punto bisognerà continuare il procedimento sul resto della tela.

Stendiamo altro colore in maniera rapida. Non pensate a renderlo subito omogeneo, lo farete dopo con il panno carta. Pensate ora a essere rapidi e coprire un’ampia zona.

Rendete uniforme l’area con il panno carta.

Continuate la procedura fino a coprire l’intera tela.

Potrebbe accadere che guardando contro luce la tela si notino delle aree un po’ più chiare. In tal caso, basta stendere un po’ di colore in quelle zone e ripassarle con il panno carta.

A questo punto la superficie della tela è interamente coperta e uniforme con il disegno ben visibile. Lasciate asciugare qualche ora.

Durante la fase di campitura è possibile che il colore dell’inchiostro si sia leggermente schiarito. È sufficiente ripassare il disegno con pennino e inchiostro.

Questo è il risultato finale. Abbiamo la tela con il nostro disegno ben visibile e coperto da una tinta uniforme pronta a ricevere i colori del dipinto.

Altri esempi di Campitura

Qui di seguito vi mostro alcune campiture eseguite in passato su alcuni miei dipinti utilizzando sempre la medesima procedura. Questa campitura, ad esempio, è stata realizzata con giallo ocra, nero avorio e bianco di zinco. Si noti come il bianco ha reso questa campitura più chiara e fredda.

Campitura Dipinto Uva

Questo è un altro esempio di campitura realizzato con gli stessi colori usati per la natura morta di quest’articolo: terra d’ombra bruciata, nero avorio e ocra gialla. La tonalità generale, però, risulta più calda e giallognola perché la quantità di ocra gialla è maggiore.

Campitura Natura Morta con Melograno

Come fare la Campitura di una Tela

Il Chiaroscuro

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Chiaroscuro

In quest’articolo voglio spiegare alcuni concetti sul chiaroscuro che credo possano tornare utile a chi ama disegnare e dipingere.

L’importanza del chiaroscuro

Il chiaroscuro è un concetto fondamentale per gli artisti che perseguono il realismo perché attraverso di esso si crea l’illusione della tridimensionalità e dello spazio.

Nella seguente figura mostro due foto di una medesima mela. Nella seconda foto, nonostante io abbia rimosso il colore, essa è ben riconoscibile e non ha perso nulla del suo carattere tridimensionale.

Mela

Consideriamo ora il dipinto 100 Mile Smile dell’artista Stephen Bennet. Come potete notare i colori nella prima immagine sembrano apparentemente casuali eppure il volto è ben riconoscibile e tridimensionale. Com’è possibile ciò?

Il segreto è che nonostante i colori appaiono casuali, il tono (ossia il chiaroscuro) di ciascuno di esso è scelto con molta attenzione come si nota nella foto a destra.

100 Mile Smile

E’ evidente da queste immagini quanto il chiaroscuro sia importante per l’artista che persegue il realismo. Per ben comprenderne i meccanismi dobbiamo spiegare diversi concetti il primo dei quali è il tono.

Il Tono

Il tono è l’80% di un dipinto  (Frank Reilly Art Students League of New York).

Il tono è il grado di luminosità di un colore, ossia quanto esso è chiaro o scuro. Banalmente, il bianco e il giallo sono colori chiari, mentre blu e nero sono scuri.

Se prendiamo un qualsiasi oggetto in scala di grigi noteremo che tra la tonalità dell’ombra e quella in luce esistono infinite variazioni di tonalità. Il compito dell’artista è quello di creare questo passaggio graduale utilizzando il minor numero di colori possibili.

Sfera mezzitoni

Foto da https://www.dorian-iten.com

Generalmente, per i miei disegni e dipinti utilizzo la seguente scala di riferimento che potete scaricare e stampare cliccando a questo link. Come potete notare il tono più chiaro è il bianco a cui ho associato il valore 10, quello più scuro è il nero a cui ho associato il numero 0.

Scala di Grigi

Oltre al bianco e al nero, generalmente, sono sufficienti pochi toni per realizzare un chiaroscuro.

La seguente foto mostra uno schizzo eseguito da Marco Bucci in questo video con solo tre tonalità. Come si può notare, nonostante il numero limitato di toni egli è riuscito a creare l’illusione del volume del volto.

Sketch studio tonale

Foto da video di Marco Bucci

Come si crea su un foglio bidimensionale l’illusione del volume? Perché un oggetto ci appare più chiaro in alcune aree e in altre più scuro?

Quando una superficie è colpita dalla luce essa diventa più chiara o più scura a seconda della sua inclinazione rispetto alla direzione della luce stessa. La superficie diventa più chiara quando essa è perpendicolare ai raggi luminosi, mentre è scura quando è parallela ad essi. La seguente immagine rende bene l’idea.

Rotazione Piano

Foto da https://www.dorian-iten.com

L’Illusione del Volume su oggetti geometrici

Immaginando di avere una roccia notiamo che le diverse facce offrono angolazioni diverse ai raggi luminosi. La superifie 1 essendo quasi perpendicolare ad essi sarà la più chiara, la superficie 2 avendo una maggiore inclinazione sarà leggermente più scura, fino ad arrivare alla superficie 4 che offrendo la maggiore inclinazione è la più scura tra tutte.

L'Illusione del Volume

Osservando la roccia in figura potete notare che il tono di ciascuna faccia è uniforme. Purtroppo, nella realtà, per ciascun piano i punti più lontani dalla sorgente luminosa saranno leggermente più scuri rispetto a quelli più vicini. La differenza è minima ma percebibile.

L’Illusione del Volume su oggetti curvi

Purtroppo, però, non sempre in natura gli oggetti sono semplici come la roccia di sopra. Molto spesso ci troviamo di fronte ad oggetti con una superficie curva in cui il passaggio da una tonalità all’altra non è così netta. Un classico esempio è la sfera.

Quando la luce colpisce la sfera su di essa si formano le seguenti cinque aree:

  • lustro;
  • luce;
  • ombra propria;
  • ombra portata;
  • riflesso.

Chiaroscuro di una Sfera

L’area più chiara e piccola è il lustro di cui abbiamo parlato ampiamente in quest’articolo. La posizione del lustro non è al centro dell’area in luce come molti erroneamente pensano, bensì la sua posizione dipende dalla posizione dell’osservatore e quella della sorgente luminosa.

L’area più chiara dopo il lustro è l’area in luce direttamente illuminata dalla sorgente luminosa.

Poi c’è l’ombra propria dell’oggetto e l’ombra portata sul piano d’appoggio. In genere, quest’ultima è la più scura tra tutte soprattutto in vicinanza dell’oggetto.

Tra l’ombra propria e l’area in luce c’è un’infinita variazione di toni detti mezzotoni di cui parleremo dopo più approfonditamente.

Infine, ai confini dell’area in ombra c’è un’area leggermente illuminata detta riflesso. Quest’area è la più chiara all’interno dell’ombra ma non quanto quella in luce ed è quella maggiormente influenzata dai colori circostanti. Non bisogna trascurare mai quest’area quando presente, perché essa conferisce rotondità agli oggetti.

L’Illusione del Volume su superfici concave e convesse

Tra le superfici curve di particolare interesse ci sono quelle concave e convesse.

La seguente figura mostra esempi di tali superfici. Le superfici concave sono caratterizzate dal fatto che l’area illuminata è più lontana dalla sorgente luminosa rispetto all’area in ombra. L’opposto avviene per le superfici convesse.

Superfici concave e convesse

Foto da quora.com

Volendo prendere ad esempio casi reali possiamo considerare la seguente ciotola. Quando essa è in posizione normale è visibile il suo interno che è concavo, per cui la parte illuminata è più lontana dalla parte in ombra rispetto alla luce. Tra ombra e luce c’è una transizione morbida che avviene grazie ai mezzitoni. L’opposto avviene per la ciotola capovolta.

Chiaroscuro superfici concave e convesse

I drappeggi, che generalmente ci appaiono sempre molto confusi, possiamo semplificarli immaginandoli come sequenze contigue di pieghe concave e convesse.

Chiaroscuro drappeggio

Talvolta, quando le pieghe sono ampie la luce interagisce nello stesso modo che abbiamo visto per le due ciotole di sopra. E’ visibile l’area in luce, in ombra e il passaggio graduale dall’una all’altra con i mezzitoni. Altre volte, quando le pieghe concave sono molto strette è visibile solo l’ombra come visibile nelle pieghe a destra.

Concetti avanzati sul chiaroscuro

Per padroneggiare il chiaroscuro, oltre ai concetti finora esposti, è necessario comprendere altre nozioni più avanzate che ora andremo a descrivere.

Il Terminatore

Il terminatore è la linea di separazione tra luce e ombra. Quando un soggetto è illuminato con  luce diffusa (es. quella naturale) il terminatore è sfumato, mentre con una luce diretta (es. un faretto) il terminatore è molto marcato.

Terminatore della Sfera

Storicamente gli artisti hanno sempre preferito il primo tipo di illuminazione perché dona al soggetto ombre più soffuse.

Osservate sempre il vostro soggetto e cercate di capire il tipo di terminatore che dovrete dipingere. Il modo in cui applicherete il colore sulla tela cambierà a seconda del tipo di terminatore che dovrete riprodurre.

Semplificare i mezzitoni

Tra luce e ombra esiste una variazione infinita di gradazioni che abbiamo chiamato con il nome di mezzitoni. Quest’ultimi creano molte difficoltà perché è difficile comprendere come realizzare il passaggio graduale da un tono all’altro.

Un modo semplice per approcciare il problema è quello di dividerli in due aree distinte: mezzitoni chiari e scuri.

Banalmente i primi sono più vicini all’area in luce e per questo sono più chiari, i secondi, al contrario, sono più scuri e vicini al terminatore.

La seguente foto mostra tre immagini di un nudo disegnato a carboncino. Nella prima immagine abbiamo solo luce e ombra senza mezzitoni. Notate come tutte le aree in ombra sono interconnesse tra loro come se fosse un’unica area contigua.

Nella seconda immagine ho evidenziato in rosso i mezzitoni scuri, mentre nella terza immagine quelli chiari. Disegnare o dipingere il realismo è un po’ come creare un quadro astratto, dobbiamo dimenticarci delle forme che stiamo rappresentando e vedere il soggetto come un insieme di macchie.

Identificare queste macchie potrebbe non essere facile all’inizio e, fortunatamente, non esiste un modo corretto o sbagliato per farlo, questo dipende molto dalla sensibilità che ognuno di noi sviluppa con la pratica.

Mezzitoni chiari e scuri

Foto da https://www.dorian-iten.com

Il Nucleo dell’ombra

L’ombra propria di un oggetto non è mai di una stessa tonalità. In essa c’è sempre un’area più scura in prossimità del terminatore che chiameremo nucleo dell’ombra. Quando dipingi cerca di individuare quest’area e la sua forma e assicurati che sia la più scura dell’oggetto che stai dipingendo (ad esclusione dell’occlusione).

Sfera - Nucleo Ombra

Anche in questo caso ragionare in termini di macchie ti aiuterà a vedere il soggetto non per quello che è ma per come appare come entità astratta.

L’Illusione delle Textures

Quando vediamo un bel disegno o un dipinto in cui è possibile intravedere le textures dei materiali rimaniamo sempre stupiti e ammirati. La domanda che ci si pone è: ma come ha fatto?

Le textures sono semplicemente il risultato dell’interazione della luce con le asperità del materiale di cui è composto un oggetto. L’illusione delle textures si crea capendo come funziona questa interazione.

La seguente figura mostra quattro momenti del seguente video che illustra come creare texture con la pittura digitale. Come potete notare l’autore per creare l’illusione del buco non fa altro che dipingere una superficie concava, per fare ciò utilizza due toni più scuri del colore di base di cui uno più chiaro per la parte in luce e uno più scuro per la parte in ombra, infine sfuma il passaggio tra le tre zone di colore.

Textures

Foto da video di Paintable

Guardando, invece, quest’altra figura, estratta sempre dallo stesso video, notiamo una sporgenza realizzata con gli stessi principi esposti per la roccia. Se la sporgenza fosse stata più tonda si sarebbero applicati i principi esposti per le superfici concave.

Questa figura è interessante perché mostra la realizzazione di una spaccatura all’interno della roccia. Per creare l’illusione della spaccatura non è sufficiente disegnare una linea come nella figura in alto a sinistra. Bisogna creare un area in luce, una in ombra e creare delle leggere microsfumature per il passaggio dall’uno all’altro come visto per le superifici concave.

Textures

Foto da video di Paintable

Ci sono poi textures così microscopiche che abbiamo difficoltà a comprendere. Il problema con queste textures è come realizzarle e dove realizzarle.

Foto da gurneyjourney.blogspot.com

La buona notizia è che i principi sono simili a quelli delle superficie concave e convesse, solo che qui le aree di luce e ombra sono microscopiche, quasi dei puntini. Inoltre, queste textures sono maggiormente evidente nelle aree di mezzotono scuro nelle vicinanze del terminatore.

Questo avviene perché in quell’area la luce è radente e consente alle textures di essere maggiormente visibili. Si noti comunque come anche nell’area in ombra vicino al terminatore e nei mezzitoni chiari è possibile intravederle.

Internet è piena di tutorial che mostrano come questi principi si applicano nella pratica, ad esempio questo tutorial mostra come disegnare la textures della pelle. Come potete notare l’autore non fa altro che creare punti scuri affiancandoli a punti chiari come micro superfici concave.

Occlusione

Quando la luce colpisce un oggetto questo ostacola il suo passaggio e crea un’ombra portata sul piano di appoggio. Quest’ombra non ha la medesima tonalità, bensì essa è più scura in prossimità dell’oggetto (occlusione) e più soffusa man mano che si allontana da essa (penombra). Come l’ombra propria anche l’ombra portata varia a seconda del tipo di sorgente luminosa che l’illumina. Una luce naturale crea un’ombra portata più morbida mentre una luce artificiale e diretta un’ombra più netta.

Ombra Portata di una Sfera

L’occlusione è particolarmente importante perché realizzandola della giusta tonalità scura consente alla figura di staccarsi dal foglio.

Il Contrasto di Tono

La differenza tra i toni di due colori viene detto contrasto di tono ed è, a mio avviso, il concetto più importante per creare l’illusione del volume. Il bianco e il nero hanno il massimo contrasto che può essere quantificato con il numero 10 (10-0=10). Il contrasto tra due toni uguali è sempre pari a 0 come mostra la coppia di toni pari a 5 in figura.

Ma perché è così importante il contrasto di tono?

A mio avviso il motivo per cui i lavori di molti che iniziano a dipingere appaiono piatti e privi di tridimensionalità è che non fanno gli scuri abbastanza scuri e i chiari abbastanza chiari. Il range dei toni è spesso molto ristretto nelle tonalità intermedie.

Questo, a mio avviso, avviene per due motivi:

  1. Problema di percezione.
  2. Problema di Realizzazione.

Problema di percezione

Il nostro occhio è continuamente ingannato dalla realtà. Sicuramente tutti voi avete acquistato almeno una volta un libro di disegno o pittura e avete visto questa figura.

Contrasto Simultaneo

I due grigi al centro dei quadrati pur essendo dello stesso tono appaiono diversi ai nostri occhi. Quello nel quadrato chiaro appare più scuro di quello nel quadrato scuro. Questo fenomeni si chiama contrasto simultaneo e avviene perché le tonalità circostanti influenzano la percezione dei toni.

Il problema di alcuni libri di disegno e pittura è che pur mostrando quest’importante concetto, non spiegano come questo problema influenza il pittore nella pratica.

Consideriamo il seguente ritratto e prendiamo due tonalità in luce e ombra sulla fronte. Notate come i due toni quando sono isolati appaiono di un contrasto maggiore rispetto a quando li vediamo nel contesto del dipinto. Questo perché nel secondo caso siamo influenzati dai toni circostanti.

Sfumatura Graduale

Questo problema porta il pittore a mescolare delle tonalità che in ombra sono più chiare e in luce più scure del dovuto.

Il problema si risolve identificando in un soggetto i toni in luce e ombra, isolarli e mescolarli della giusta tonalità senza farsi influenzare dalla nostra percezione.

Problema di Realizzazione

Quando dipingiamo un qualsiasi soggetto applichiamo il colore in ombra, il colore in luce, i mezzitoni e poi eventualmente sfumiamo le varie aree per creare il passaggio graduale dall’uno all’altro. Il problema è che nello sfumare i chiari e gli scuri perdono in parte la forza con i chiari che diventano leggermente più scuri e gli scuri che diventano leggermente più chiari. Per questo motivo è sembre bene ritornare su queste aree per riportare gli scuri e i chiari alla giusta tonalità.

Range dei Toni

Il range (o intervallo) dei toni di un oggetto è l’insieme dei toni che va dal tono più scuro (nucleo dell’ombra) al tono più chiaro (centro dell’area illuminata). All’aumentare del suo contrasto aumenta il suo range dei toni.

Range dei Toni

Foto dal video di Proko.tv

Tipicamente per avere un buon contrasto la differenza tra luce e ombra deve essere di almeno tre o quattro toni. Purtroppo questa regoletta è molto empirica e dipende da vari fattori quali:

  • tipo di illuminazione: un’illuminazione di tre quarti offre un contrasto migliore rispetto a un’illuminazione frontale, di scorcio o da dietro.
  • intensità della sorgente luminosa: una luce più intensa offre ovviamente un contrasto maggiore. Quest’intensità può dipendere o dalla potenza della sorgente luminosa o dalla sua vicinanza.
  • tono dell’oggetto: un oggetto chiaro ha un range di toni spesso più ampio e chiaro rispetto a un oggetto scuro. Si noti nella foto come il lustro dell’uovo più scuro ha un contrasto maggiore rispetto al lustro sull’uovo chiaro.

L’Illusione dello Spazio

In quest’articolo abbiamo esposto alcuni principi di base su come il nostro cervello percepisca il senso dello spazio nonostante su un foglio bidimensionale noi tracciamo semplici linee o figure.

Nella serie di articoli dedicati alla Prospettiva abbiamo visto come questi principi di base possono essere usati come punto di partenza per creare un insieme di regole necessarie per dare profondità alle nostre opere.

Il chiaroscuro è un altro elemento che può essere usato per creare l’illusione della profondità. 

Considerando la seguente figura notiamo due cerchi, uno più chiaro e uno più scuro. Notiamo che arretrando il primo diventa più scuro e il secondo più chiaro, entrambi però tenderanno alla tonalità dello sfondo.

Questa variazione è causata dall’aria che si interpone tra l’occhio dell’osservatore e l’oggetto, maggiore è la quantità di aria maggiore sarà la tendenza del colore/tono dell’oggetto al colore/tono dello sfondo.

Da questa osservazione è possibile estrarre uno dei principi della prospettiva area: il tono di un oggetto varia al variare della distanza dal primo piano. Questa variazione di tono, tenderà sempre al tono dello sfondo.

Al variare della distanza variano anche i dettagli che il nostro occhio riesce a catturare, per cui è normale che per oggetti troppo distanti siano distinguibili solo le aree di luce e ombra e talvolta l’oggetto, se troppo distante, può apparire di una singola tonalità.

Sfera in Prospettiva Aerea

Foto da http://www.arthints.com

Un paesaggio nebbioso è un esempio in cui questi fenomeni sono visibili con maggiore evidenza.

L'articolo Il Chiaroscuro proviene da Disegno & Pittura.


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